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Argomento:

Dietro i diritti dei rifugiati e dei senza casa ci sono i diritti di tutti noi. Sabato 26 tutti in piazza dell'Esquilino

Nazionale -

Quando alle persone non restano che i propri corpi per affermare il diritto a vivere in modo dignitoso e questi corpi vengono colpiti e violentati impunemente vuol dire che abbiamo toccato il fondo.


Nella vergognosa vicenda di piazza Indipendenza tutte le istituzioni hanno svolto la loro parte: dal cinismo prefettizio alla violenza gratuita della questura fino a l'insipienza immobile del Comune e ai fondi dell’emergenza abitativa inutilizzati dalla Regione. Un concerto di attori apparentemente scoordinati ma convergenti nel negare i diritti più elementari.


L’unico diritto che le nostre istituzioni sono preoccupate di tutelare è quello del rientro in possesso dell’immobile al suo legittimo proprietario: gli altri diritti vengono comunque dopo o per meglio dire non contano. Non conta il diritto all’accoglienza per i rifugiati, quello alla casa per chi non ha i mezzi per procurarsi un tetto, il diritto all’istruzione per i minori sradicati dal loro contesto scolastico, il diritto delle famiglie a vivere unite. E non conta neanche il diritto di espressione per chi senza mezzi né tutele di alcun tipo si ritrova per strada con il solo proprio corpo a chiedere il rispetto della propria condizione umana.
Gli sgomberi dei senza casa a Roma ci sono sempre stati purtroppo. Ma ora siamo di fronte a un salto di qualità. Il diritto proprietario si fa scudo degli attentati di Barcellona per giustificare la legge del più forte e del più ricco. L’azione istituzionale diventa occasione di consolidamento del razzismo, ed ovviamente riceve il plauso dei razzisti. Un razzismo che si esercita sui migranti ma che ha i poveri come vero bersaglio.


É un escalation quella alla quale assistiamo: dalla criminalizzazione delle Ong fino all’attacco diretto contro chi ha già conseguito uno status di legalità e tuttavia si “permette” di rivendicare i propri diritti.


Fermare questa inaccettabile torsione autoritaria è una necessità non più rinviabile se vogliamo difendere i diritti elementari di ognuno di noi.
Per questi motivi la Federazione romana dell’Usb e l’ASIA-USB parteciperanno alla manifestazione di sabato pomeriggio indetta dai movimenti per il diritto all’abitare e invitano i propri iscritti e delegati alle 16 in piazza dell’Esquilino.



Per USB Fed. Roma
Guido Lutrario

Per ASIA-USB
Angelo Fascetti