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Argomento:

RI.REI.: RDB INDICE LO SCIOPERO DELL'INTERA GIORNATA PER LUNEDÌ 1 FEBBRAIO

Presidio sotto la Regione Lazio - via Rosa Raimondi Garibaldi, ore 9.30

CONTRO LE PROCEDURE DI LICENZIAMENTO, PER L’IMMEDIATO PAGAMENTO DEGLI ULTIMI TRE STIPENDI, PER LA SALVAGUARDIA DEI CENTRI DI ASSISTENZA AI DISABILI

Roma -

RdB proclama per lunedì 1 febbraio lo sciopero dell’intera giornata dei lavoratori Ri.Rei, con presidio davanti alla Regione Lazio, in via Rosa Raimondi Garibaldi, dalle ore 9.30.

Lo sciopero è indetto contro le procedure di licenziamento, per l’immediato pagamento degli ultimi tre stipendi, per la salvaguardia dei centri di assistenza ai disabili.

 

Il braccio di ferro tra il Consorzio Ri.Rei, che gestisce da tre anni il servizio con un affidamento temporaneo e senza gara, e la Regione Lazio sta portando la situazione a conseguenze drammatiche: per i lavoratori l’ennesimo mancato pagamento degli stipendi e le procedure per la messa in mobilità di oltre 200 dipendenti, per gli assistiti e le loro famiglie l’incertezza del futuro e della continuità del diritto all’assistenza.

 

Dichiara Maria Teresa Pascucci, della Federazione Regionale RdB:  “il Consorzio sta facendo di tutto per ottenere autorizzazioni e accreditamenti per i quali, malgrado le sue dichiarazioni a mezzo stampa, ha ampiamente dimostrato di non possedere i requisiti; la Regione sta evitando di assumersi definitivamente la responsabilità di una soluzione che restituisca certezza al futuro dei lavoratori e degli assistiti, tirandoli fuori dal pantano delle irregolarità”.

 

“In queste condizioni – continua la sindacalista RdB - la proposta di cassa integrazione in deroga per oltre il 50% dei lavoratori, oltre a rappresentare un pericolo per la sicurezza della gestione dei centri, è di fatto l’anticamera del licenziamento, un ulteriore regalo economico a carico della collettività al Consorzio Ri.Rei., che in questi anni non ha adempiuto ai doveri contrattuali di risanamento delle strutture e di riqualificazione del personale, nonché un modo per scaricare tutto nelle mani della prossima Giunta”.

 

Conclude Pascucci: “Dobbiamo impedire che il diritto alla salute e al lavoro diventino anche in questa circostanza slogan per spot elettorali. La Regione riprenda il confronto con i lavoratori e chi li rappresenta, per costruire una solida alternativa gestionale al disastro che è ormai sotto gli occhi di tutti. Per questo la RdB ha chiesto un incontro urgente con il Vice Presidente Montino e il Commissario Straordinario Guzzanti, in concomitanza con lo sciopero del 1° febbraio".