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PRECARI: ALTRO CHE DIETROFRONT, IMPRESE CONDONATE E LAVORATORI CONDANNATI ALLA PRECARIETA' A VITA

Le modifiche all’emendamento del Governo non cambiano la sostanza della sanatoria

Roma -

“Sulla conversione in legge del d.l. 112 e sulle norme introdotte alla Camera,  i presunti dietro front del Governo hanno il solo scopo di calmare gli animi esasperati di centinaia di migliaia di precari”, dichiara Carmela Bonvino della Federazione nazionale RdB-CUB. “In realtà, da quanto si apprende circa le ulteriori modifiche apportate dal relatore, nell’emendamento del Governo rimane la possibilità di stipulare contratti a termine anche per attività ordinarie e non solo straordinarie, cioè per qualsiasi motivo, stravolgendo così il principio affermato da tante lotte dei lavoratori che la forma normale di rapporto di lavoro sia il contratto a tempo indeterminato. In questo modo, di fatto, si introduce la possibilità che tutti i contratti possano essere a termine”.

 

“In merito alla limitazione del condono per le aziende che hanno stipulato contratti a termine illegittimi e per tanti anni – prosegue Bonvino - osserviamo che centinaia di migliaia di lavoratori, non solo delle Poste s.p.a. ma di tantissime altre aziende, i quali in questi anni hanno promosso ricorsi in stragrande maggioranza non ancora passati in giudicato, vedrebbero comunque tramontare definitivamente (e per quattro denari) le aspettative di assunzione. Se non addirittura rischierebbero il licenziamento se reintegrati su sentenze non ancora passate in giudicato”.

 

“Il dato politico e sindacale, di per sé inaccettabile, è che ancora una volta si fanno grossi favori alle aziende che in questi anni hanno eluso le leggi a tutela dei lavoratori, condonando gli abusi e condannando i lavoratori alla precarietà a vita”, incalza Bonvino. “Le RdB-CUB pertanto confermano e rilanciano gli appuntamenti di mobilitazione dei precari contro il d.l. 112, che introduce ulteriore precariato nel privato e tagli con blocco delle stabilizzazioni nel pubblico, con l’assemblea nazionale dei precari a Roma il 19 settembre e con lo sciopero generale del sindacalismo di base il 17 ottobre”, conclude la dirigente RdB-CUB.