“Mentre imperversa il tema dei fannulloni della Pubblica Amministrazione, i Ministri trascurano le reali condizioni di lavoro di migliaia di lavoratori della Sanità come gli Operatori Socio Sanitari, che a fronte di salari da fame garantiscono la quotidianità, e l’emergenza continua, del sistema sanitario pubblico e privato del paese”, dichiara Sabino Venezia del Coordinamento RdB Sanità.

 

“La difforme o inesistente individuazione della figura dell’OSS nelle dotazioni organiche, e ancor prima nei percorsi formativi regionali, rischia di aprire pesanti problemi nella gestione dell’assistenza sanitaria nelle varie regioni, tutte in carenza di organico”, prosegue Venezia. “Una realtà ulteriormente aggravata dai diversi modelli assistenziali che le regioni stanno realizzando in anticipo sulle politiche federaliste, e non per tenere conto delle specifiche necessità dei cittadini, ma per incapacità di programmazione e per garantire risparmi di gestione”, conclude il dirigente RdB-CUB.

 

Per porre con forza il problema degli OSS le RdB-CUB, dopo numerose assemblee regionali nei posti di lavoro, hanno indetto per venerdì 6 giugno una giornata di mobilitazione nazionale a Roma, che vedrà tre presidi (presso il Ministero della Salute, la Conferenza delle Regioni e l’ARAN, a partire dalle 11.30) ed il convegno L’O.S.S. NELLA SANITÀ CHE CAMBIA, presso il Parlamentino dell’INPDAP, in via S. Croce in Gerusalemme 55 dalle ore 15.30, al quale è stato invitato anche il Sottosegretario con delega alla salute On. Francesca Martini.