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Argomento:

GIUSTIZIA: I LAVORATORI SI RIVOLGONO ALL'ONU

Venerdì 14 marzo manifestazione nazionale a Roma davanti alla sede ONU di Piazza San Marco 50 – ore 10.00

Roma -

Si sono svolte questa mattina presso le sedi dei Tribunali di Palermo, Siracusa, Napoli e Milano partecipatissime assemblee ed iniziative dei lavoratori della Giustizia indette dalle RdB-CUB Pubblico Impiego.

 

A Milano si è tenuto un presidio davanti al Palazzo di Giustizia a cui hanno partecipato anche delegazioni provenienti dai Tribunali di Torino, Monza e Brescia; nelle altre città la forte pioggia ha fatto sì che i previsti sit-in si siano trasformati in assemblee all’interno dei Tribunali.

A Napoli, nell’assemblea al Palazzo di Giustizia in Piazza Cenni, sono giunti i rappresentanti di Bari e Salerno. A Palermo ci si è riuniti in Piazzetta della Memoria, dove ha partecipato compatto il personale della Procura e del Tribunale dei Minori e sono giunte le delegazioni di Enna e Messina; a Siracusa buona parte degli uffici giudiziari sono rimasti chiusi per la consistente partecipazione dei lavoratori all’assemblea.

 

“Chiediamo giustizia per la Giustizia”, è stato il leitmotif dominante nelle assemblee, da cui è emersa la univoca richiesta di tenere alta la mobilitazione in modo che il prossimo governo non possa più dimenticare i problemi del settore, lasciando i lavoratori in trincea con strumenti sempre più inadeguati, sotto organico e senza riqualificazione, affidati soltanto al proprio senso di responsabilità.

 

Per questa ragione sono giunte numerose le adesioni alla manifestazione nazionale di venerdì 14 marzo a Roma, organizzata nell’ambito della giornata di mobilitazione di tutto il Pubblico Impiego indetta dalle RdB-CUB, in cui i lavoratori giudiziari si riuniranno davanti alla sede ONU di Piazza San Marco e lanceranno un appello alle Nazioni Unite affinché, nella loro funzione di favorire la costruzione di moderni sistemi di amministrazione della giustizia nel rispetto e salvaguardia dei diritti umani, possano intervenire sui molteplici mali che attanagliano la Giustizia italiana.